INAUGURATO A FORCELLA MARMAROLE (BL) IL NUOVO BIVACCO F.LLI FANTON
Sabato 28 agosto 2021
È stato inaugurato sabato 28 agosto 2021, a Forcella Marmarole (quota 2.667 metri), sulle Dolomiti bellunesi, il nuovo bivacco Fratelli Fanton.
Una trentina di persone si è incontrata a Forcella Marmarole, nonostante il meteo incerto.
Il presidente della sezione Cai di Auronzo, Stefano Muzzi, alla presenza dei progettisti, di alcuni rappresentanti del Soccorso Alpino della Stazione di Auronzo e di altri escursionisti saliti per l'occasione, ha potuto così stappare la bottiglia che ha sancito l'apertura della nuova struttura.
«Si tratta della realizzazione di un percorso nato nel 2015, un progetto, un sogno che sono diventati realtà» sottolinea Stefano Muzzi, presidente della sezione Cai di Auronzo.
«Prima il concorso di idee, nato dalla collaborazione tra il Cai di Auronzo e la Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, concorso vinto dallo Studio Associato Demogo di Treviso, ora la collocazione a Forcella Marmarole, in un ambiente incontaminato e di straordinaria selvaggia bellezza».
Il bivacco ora è aperto, anche se, a causa delle normative anti Covid, l'accesso è da intendersi legato esclusivamente a motivi di emergenza.
Per lo stesso motivo all'interno della struttura non sono state poste le coperte e i cuscini.
«Invitiamo tutti gli escursionisti che d'ora in avanti visiteranno la struttura a rispettare quanto realizzato lasciando il bivacco nelle stesse condizioni in cui l'hanno trovato, ben chiuso e al riparo dagli agenti atmosferici» dice ancora Muzzi.
L'inaugurazione è stata preceduta, nella serata di venerdì 27 agosto, dalla presentazione del progetto.
La serata, ospitata dal Kursaal di Auronzo di Cadore (BL), ha visto gli interventi del sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, del vicepresidente nazionale del Cai, Francesco Carrer, del presidente della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, Angelo Da Frè, e della presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Belluno Fabiola De Battista.
L’architetto Simone Gobbo, dello Studio Demogo, ha illustrato lo sviluppo e la realizzazione dell'opera mentre Massimo Casagrande, architetto e vicepresidente del Cai di Auronzo, ha illustrato il concorso e il processo di genesi.
«L’aspetto del bivacco ideato dallo Studio Demogo è quello di un volume sbozzato adagiato sul crinale, un’architettura che si caratterizza fortemente per un profilo inclinato in grado di adattarsi all’orografia della Forcella Marmarole» spiega Casagrande.
«L’edificio ha una forte valenza anche nella spazialità interna, interamente organizzata in modo ascensionale lungo il pendio, formando in questo modo un elegante balcone puntato verso Auronzo.
L’opera ha affrontato sfide tecnologiche complesse e si propone come un progetto teso a esplorare la ricerca sui materiali in alta quota.
Vuole essere, insomma, un tentativo di ripensare l’ospitalità in montagna».